POSITANO
Gli antichi Romani, da sempre sensibili alle bellezze della natura, realizzarono qui lussuose dimore, di cui una, scoperta di recente durante i lavori di restauro della cripta e del campanile della Chiesa di Santa Maria Assunta, destinata a divenire un museo oltre che un interessante sito archeologico.
Pirati Saraceni durante una delle loro innumerevoli scorrerie lungo tutta l’Antica Repubblica marinara di Amalfi, giunsero anche a Positano lasciando tracce indelebili del loro passaggio nell’architettura locale.
La leggenda narra che, nel XII secolo D.C., una nave Bizantina che trasportava un quadro della Madonna, stesse solcando le acque del Mar Tirreno. La totale assenza di vento non permetteva al veliero di riprendere il mare, quando i marinai sentirono una voce, proveniente dal quadro della Vergine Maria, che diceva "POSA POSA" ovvero fermatevi li. Così si avvicinarono alla riva. Il quadro della Vergine venne raccolto e portato nella Chiesa di S. Vito, lo lasciarono lì, ma al mattino miracolosamente questo era sparito e ritrovato vicino al mare, su di un albero di "mortella" (mirtilli).
Per anni piccolo borgo di pescatori, diventata negli anni 40/50 rifugio di esuli di guerra artisti e letterati tedeschi e russi; meta e dimora di pittori, intellettuali, attori e registi provenienti da ogni parte del Mondo, la bellezza selvaggia di Positano è stata per anni, da questi, gelosamente custodita, raffigurata, decantata, i quali con la loro presenza però, forse del tutto inconsapevolmente, stavano contribuendo alla nascita del mito della Perla della Costiera Amalfitana.
Dagli anni 60 sempre più personaggi del jet-set internazionale sono stati affascinati dalla particolarità di questa piccola pietra preziosa, iniziando a frequentarla, portandola alla ribalta mondiale quale meta naif , ma nel contempo abitata da gente semplice e genuina. Artisti famosi quali Stefan Andres, Giovanni Ivan Zagoruiko, Ibrahim Kodra, John Steinbeck (premio nobel per la letteratura), Franco Zeffirelli, Leonide Massine, Rudolf Nureyev, Pablo Picasso, Igor Stravinsky (sedotti da fascino dell’isola De Li Galli), Jaqueline Kennedy, Liz Taylor e negli ultimi anni Madonna, Denzel Washington, Justin Timberlake, si sono succeduti, alcuni vi hanno vissuto e altri invece vi hanno fatto spesso ritorno, tutti però legati da un sentimento particolare per Positano e i Positanesi gente semplice, discreta, laboriosa e ospitale come poche.
Vista dal mare è un gruppo di case arroccate alla parete scoscesa, e una sull’altra insieme formano piramidi improvvisate, da qui l’appellativo di Città Verticale. I colori pastello tipici della fascia costiera la rendono viva e allegra.
Positano è Sovrastata dai Monti Lattari dai quali è possibile scorgere Capri e anche Punta Licosa, godere di panorami e di passeggiate uniche al mondo.
A poca distanza dalla rinomata Spiaggia Grande, si scorgono tre isolotti denominati "Li Galli" (il Gallo Lungo, la Rotonda e il Castelluccio), come da leggenda dimora delle sirene ammaliatrici, ma nel recente passato dimora di coreografi e ballerini del calibro di Massine e Nurejev.
Positano IS … un susseguirsi di stretti vicoli pedonali intrecciati tra loro da scalini… croce e delizia dei turisti, le bouganville colorate inerpicate sui monti e le facciate della case, i limoneti che profumano l’aria e inebriano i palati, creano un atmosfera piena di charme e mondanità.
Conosciuta nel Mondo anche grazie all’artigianato locale con la produzione dei famosi abiti e pantaloni di lino, i quali negli anni 60 venivano realizzati su misura anche nel giro di un’ora dalle sapienti mani delle prime boutique/sartorie del paese quali la Boutique Mary, precursore della celebre Moda Positano. Il Limoncello abilmente prodotto, i sandali realizzati a mano e su misura ancora oggi, la ceramica artistica, sono solo altre peculiarità della produzione locale.